Continua da parte del Governo l’ideazione di bonus per le famiglie, sotto varie forme, e l’ultima novità riguarda le mamme.
Il Consiglio dei ministri ha appena approvato la legge di bilancio 2024. Si tratta di una manovra da almeno 24 miliardi di euro e interessa tutti i punti focali come rinnovi dei contratti delle PA, tagli al cuneo fiscale, Sanità, ma anche pensioni, Canone Rai e infine Bonus per le famiglie.
La politica ormai è quella di ideare “pacchetti di aiuto” alle categorie più fragili che non riescono a sopperire le tante spese che spesso compaiono per il sostentamento di un nucleo famigliare. Attualmente i nuovi benefit vorrebbero incentivare a fare più figli, visto che c’è un calo drastico delle nascite e il trend è in costante accelerazione.
Bonus famiglia, cosa prevede la nuova Manovra di Bilancio per le mamme
Giorgia Meloni si sempre dichiarata come una donna, moglie, mamma e lavoratrice che comprende dunque cosa significhi in questa società crescere una famiglia e al tempo stesso lavorare.
In linea generale sono state pensate agevolazioni per le famiglie numerose. La carta acquisti “dedicata a te” è stata rinnovata, così come gli aiuti per pagare le bollette e il bonus sociale elettricità, quantomeno per i primi tre mesi del 2024. Una delle novità è che viene aggiunto un mese di congedo parentale per i genitori che hanno figli fino a 6 anni. Il mese verrà retribuito col 60% della busta paga. Nessuna notizia, invece, per quanto riguarda le misure promesse dalla Meloni, ovvero l’assegno nascite e quello per i giovani, che avrebbe dovuto essere aggiunto all’Assegno Unico, che comunque rimane in essere e probabilmente darà alle famiglie qualche euro in più vista la rivalutazione del costo della vita.
Per quanto riguarda le mamme lavoratrici, la Meloni ha affermato pubblicamente che “lavoro e maternità possono convivere” e le donne che hanno due o più figli saranno esentate dal pagamento dei contributi per il lavoratore, a cui provvederà lo Stato. L’asilo nido sarà gratis dal secondo figlio in poi. L’obiettivo è quello di incentivare le donne a fare più figli; oggi molte famiglie si fermano al primo perché temono di non riuscire a sopperire ai bisogni della prole, vista la situazione economica generale e il senso di paura e precarietà. Guerre e pandemie (passate, presenti e annunciate) di certo non aiutano ad avere fiducia nel futuro.