I genitori pensano sempre che i propri figli si ammalino troppo spesso. Ecco quando c’è da preoccuparsi e quando, invece, tutto è nella normalità.
È anche comprensibile che sui nostri bimbi si sia più apprensivi del solito. Ma non dobbiamo farci prendere dal panico. Sono bambini, quindi è “normale” che possano ammalarsi. Oggi proveremo a darvi qualche indicazione su quando ci si deve preoccupare e quando no per la salute dei nostri bimbi. Sempre sulla scorta delle evidenze scientifiche.
Alcuni genitori potrebbero pensare che i propri figli piccoli si ammalino troppo spesso. In realtà, è assolutamente normale che i bimbi, nell’età di asilo ed elementari, contraggano frequentemente malattie, perché il loro sistema immunitario è in fase di sviluppo. Oggi proveremo a dare ai genitori qualche certezza in più, grazie anche a quanto sostenuto dalla dottoressa Priya Mody, pediatra del CHOC Primary Care Network.
Va preliminarmente detto, dunque, che i bambini sotto i 7 anni hanno un sistema immunitario immaturo. I bambini piccoli, soprattutto quelli che frequentano la scuola o l’asilo nido, sono esposti a nuovi ambienti e nuovi agenti patogeni, o germi, che non hanno mai sperimentato prima. A scuola o all’asilo, i bambini piccoli possono diffondere i germi più facilmente perché non sanno tossire o starnutire coprendosi la bocca. Inoltre, le vie aeree superiori dei bambini piccoli non sono completamente sviluppate fino all’età scolare, il che li espone al rischio di infezioni virali e batteriche più frequenti. Anche i bambini più piccoli tendono a mettere le mani in bocca, quindi i germi che toccano sulle superfici finiranno per essere ingeriti. Insomma, per tutti questi motivi, è molto facile che i bimbi si ammalino più frequentemente. Ma quando c’è da preoccuparsi?
Il mio bimbo si ammala troppo spesso?
È molto comune che i bambini piccoli e in età prescolare abbiano da 8 a 12 raffreddori, infezioni respiratorie e/o problemi di stomaco all’anno. La dottoressa Priya Mody, pediatra del CHOC Primary Care Network, comunque, esorta i genitori a non essere troppo apprensivi dato che, per la maggior parte dei bimbi, una malattia frequente non indica un problema di fondo come una deficienza immunitaria. Le carenze immunitarie sono tipicamente legate a determinate infezioni, al contrario di raffreddori multipli o malattie respiratorie tipiche.
Ovviamente, è importante abituare i bimbi, fin da piccoli, ad alcune pratiche che possono preservarli dalla contrazione di alcuni virus. E quindi un corretto lavaggio delle mani, per esempio, ma anche l’importanza di coprire la bocca quando si tossisce o si starnutisce. Ovviamente, lo stile di vita sano è utile per gli adulti, ma anche per i bimbi. Quindi, è opportuno che si alimentino bene e che abbiano un ciclo del sonno completo e appagante.
Secondo la pediatra, comunque, ci sono solo alcuni parametri da tenere d’occhio e che possono rendere necessario un consulto specialistico: se il bimbo perde peso e non cresce fisicamente a un ritmo normale, cioè se le infezioni non scompaiono facilmente e sono particolarmente gravi e se in famiglia c’è una storia di disturbi immunitari.