Andare a convivere è un passo importante per ogni coppia ed oggi vedremo cosa fare per tutelarti in ogni modo: i migliori consigli.
In Italia andare a convivere è sempre più difficile eppure ci son alcune coppie che riescono a fare il grande passo. Ognuno dei componenti della coppia però dovrà fare molta attenzione e solamente seguendo questi consigli potrà tutelarsi in ogni caso. Ecco cosa bisogna fare nello specifico.
La convivenza è sicuramente uno dei passi più importanti nella vita di una coppia, che così potrà finalmente condividere il proprio quotidiano, capendo appieno se è il caso di continuare o se forse è meglio dividere le strade. Durante questo periodo è possibile conoscere meglio il partner, le sue abitudini, le dinamiche personali, andando a creare una connessione più profonda. Compromessi, comunicazione ed adattabilità saranno necessari per una convivenza pacifica.
Per molti la convivenza è il primo passo verso il matrimonio, una sorta di vera e propria preparazione ad una vita coniugale che permette alle persone di affrontare questioni importanti e per stabilire le basi per una relazione che possa durare nel tempo. Quando si va a convivere è possibile registrare la propria convivenza in modo da acquisire dei diritti dal punto di vista sociale e sanitario.
Cosa fare prima di andare a convivere: così riesci a tutelarti in ogni caso
Registrare la convivenza può essere un passo importante dal punto di vista sociale e sanitario. Questo permette di avere avere diritto all’assistenza ospedaliera, avendo quindi sempre informazioni sulla salute del proprio partner in modo da effettuare delle scelte mediche se l’altro è incapace. Questo ovviamente è solamente uno dei tanti diritti a cui si ha diritto quando si registra alla convivenza.
Infatti tra gli altri diritti troviamo anche: prendere decisioni funerarie e sulla donazione degli organi; visitare il partner ricoverato o detenuto; idoneità a farne da tutore; curatore o amministratore di sostegno se interdetto; rilevanza nelle liste per le case popolari; partecipazione agli utili dell’impresa; alimenti all’ex.
Allo stesso tempo però con la registrazione della convivenza non si acquisiscono dei diritti successori, quindi se vorrete tutelare il vostro compagno lo si dovrà nominare erede mettendolo come beneficiario di un’assicurazione sulla vita o una polizza sulla vita intera. Grazie a questo strumento sarà possibile contestare degli eventuali eredi legittimi.
Se invece si hanno figli sarà possibile raggiungere un accordo sulle questioni relative ai figli attraverso una Convenzione di Negoziazione assistita degli avvocati. Grazie a questo strumento sarà possibile trovare soluzioni più veloci. Sarà quindi possibile pattuire modalità d’affido e mantenimento per i figli fuori dal matrimonio, determinazione dell’assegno di mantenimento e degli alimenti. Quindi registrare la propria convivenza potrebbe essere utile per accedere a tutti questi benefit.