Oggi i mutui fanno più paura e le persone non sanno più se scegliere il tasso variabile o fisso, e le banche non aiutano a orientarsi.
D’altronde si sa, le banche ti danno l’ombrello quando c’è il sole e te lo tolgono di mano quando piove. Inutile dunque cercare di capire i meccanismi, perché alla fine chi ci rimette sono sempre i soliti: i cittadini.
Oggi se andiamo in banca a chiedere un mutuo, molto probabilmente ci consiglieranno il tasso fisso, nonostante sia molto alto. Una situazione all’opposto di qualche tempo fa, quando gli istituti bancari consigliavano altamente il variabile – e poi abbiamo visto cos’è successo.
Ecco perché è bene ascoltare solamente in parte i consigli della banca.
Il problema non risiede tanto o solo nei rincari dei mutui, perché una famiglia oggi deve vedersela con aumenti da tutte le parti, ed è ovvio che da qualche parte debba “tirare le coperte“. Lo scopo della BCE, infatti, è quello di congelare i consumi per far scendere i prezzi (e dunque l’inflazione); di sicuro in questo senso ci è riuscita, perché le persone non hanno più soldi da spendere, una volta tolte le spese fisse.
Abbiamo detto che oggi i tassi sono arrivati alle stelle, e pensare a un mutuo variabile potrebbe far paura; da alcune stime si evince che più del 70% delle persone si sta orientando verso un tasso fisso, perché teme i cambiamenti in futuro.
In realtà, quando si stipula un mutuo solitamente lo si fa per molti anni, almeno 20, e dunque l’importante è capire come potranno evolvere in futuro le oscillazioni dei tassi. Andando in banca è molto probabile che ci venga sconsigliato il variabile, ma in realtà l’istituto bancario sa benissimo come andranno le cose tra qualche anno.