Sempre più coppie si separano e aumentano i dubbi su come dichiarare o meno il denaro ricevuto o inviato con l’assegno di mantenimento.
Molte persone credono che si paghino le tasse sul totale dell’assegno di mantenimento ricevuto dall’ex coniuge mentre altri credono che si tratti di una “rendita” esente da ogni carico fiscale.
Non dobbiamo dimenticare, poi, che non tutti fanno il 730 per la dichiarazione dei redditi e sono molte le situazioni in cui il soggetto che percepisce o invia l’assegno deve menzionare l’assegno di mantenimento. Si pensi all’ISEE o al Modello Unico dei Redditi.
Come funziona la dichiarazione dell’assegno di mantenimento e quando è prevista la tassazione
In linea generale è possibile affermare che l’assegno di mantenimento è erogato in modi diversi, ad esempio per l’ex coniuge o per i figli. In questo secondo caso, chi lo percepisce non viene tassato sull’importo perché è un tipo di entrata non considerata come formazione al reddito.
Invece l’assegno che un coniuge riceve dall’altro è considerato come componente che va a formare il reddito e dunque va dichiarato e poi sarà sottoposto a tassazione. Durante la dichiarazione dei redditi, l’importo ricevuto va messo nella sezione “altri redditi“. È anche vero però che esiste la possibilità che il coniuge viva solamente dell’assegno di mantenimento e non abbia altre entrate. Se la somma percepita in un anno non supera 8,175 euro allora rientra nella “no tax area“ e dunque il percettore non pagherà le tasse.
Vi è da dire, tra l’altro, che esiste un ulteriore caso in cui l’assegno di mantenimento non è oggetto di tassazione. Succede quando il denaro viene versato in una volta sola e non – ad esempio – mensilmente. La persona che invece versa mensilmente l’assegno può beneficiare di alcune deduzioni fiscali. Ciò accade solamente quando si parla di assegno versato all’ex coniuge e non ai figli. In questo caso chi eroga il mantenimento può pagare meno tasse. Per fare un esempio, se il contribuente guadagna 20 mila euro all’anno e ne versa 4 mila all’ex coniuge, beneficerà di una deduzione su quei 4 mila e pagherà le tasse sui 16 mila euro di reddito, secondo gli scaglioni previsti per Legge. Ma al contempo, chi versa l’assegno in un unico momento non potrà beneficiare della suddetta detrazione.
Di conseguenza in caso di dubbio è sempre bene farsi assistere da un professionista fiscale. L’assegno di mantenimento, essendo soggetto talvolta a tassazione, può anche essere calcolato in caso di irregolarità. Di conseguenza un soggetto “evasore” rischia le sanzioni previste nel qual caso.