Alcuni contribuenti saranno lieti di sapere che a novembre arriverà un “regalo” sui pagamenti Irpef. Vediamo di cosa si tratta.
I lavoratori autonomi potrebbero subire un cambiamento nella tassazione a partire dal novembre 2023, con l’introduzione da parte del governo di un sistema di pagamenti mensili in acconto.
I dettagli finali sono attualmente in fase di definizione, a partire dall’emissione dei numeri di partita IVA. È possibile che l’iniziativa venga estesa a chi ha redditi aggiuntivi o pensioni, una volta completati i calcoli e le valutazioni.
Pagamenti Irpef, quale regalo dovrebbero aspettarsi i contribuenti?
Alberto Luigi Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività Produttive e Responsabile Fiscale della Lega, ha commentato che questo diventerà un fatto storico.
“Per la prima volta in 50 anni, le tasse non si pagheranno più in anticipo, ma alla fine dell’anno per i redditi prodotti”, ha dichiarato. “Il provvedimento abolirà l’anticipo già dal novembre 2023, a beneficio di milioni di attività economiche come artigiani, commercianti, liberi professionisti, dipendenti e pensionati con altri redditi”.
Il 5 agosto 2020, Gusmeroli ha firmato un accordo con la Lega che introdurrà una nuova norma direttamente nel decreto fiscale relativo alla manovra. Questa norma si applica a tutte le attività che hanno un fatturato di almeno 500 mila euro. Di conseguenza, oltre 3 milioni di imprese e migliaia di contribuenti saranno esentati dal pagamento al 30 novembre 2023 e potranno invece rateizzare da gennaio a giugno 2024.
“La cessazione dei finanziamenti bancari per coprire l’acconto di novembre e le sanzioni e gli interessi per chi non è in grado di farlo, oltre a non permettere più al Fisco di fare credito, è una misura che genererà più liquidità per i cittadini senza creare problemi ai conti pubblici”, ha affermato soddisfatto Gusmeroli.
Il governo sta studiando un sistema per identificare la quantità di contribuenti che potrebbero essere colpiti, che include, ma non si limita a, un limite di fatturato.
Non è ancora stato stabilito quale sarà il limite, ma si prevede che sarà basato sulla quantità di attività svolta. Analizzando il concetto di rateizzazione dell’imposta per i lavoratori autonomi, il primo passo sarebbe quello di applicare la misura solo a coloro che rientrano in una certa soglia di reddito, per poi estenderla a tutte le partite IVA senza alcuna restrizione. Alla fine, lo stesso dovrebbe essere applicato ai lavoratori dipendenti con redditi diversi e ai pensionati.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il suo viceministro Maurizio Leo stanno valutando diverse modifiche. Tra queste, l’interruzione della stagione del bonus edilizio multi aliquota e l’attuazione di controlli incrociati tra Inps e Agenzia delle Entrate per contrastare l’evasione di colf e badanti.
Ciò è dovuto all’aumento del costo della vita, che pone questo settore a maggior rischio di evasione. La riforma dell’Irpef, precedentemente inserita nella legge di bilancio, potrebbe subire un ritardo. Le ipotesi allo studio saranno inserite nella prossima legge di bilancio se approvate nel prossimo Consiglio dei Ministri.