In arrivo a breve un nuovo bonus: il Reddito di giovinezza. Vediamo insieme in cosa consiste e come fare per averlo.
Il Governo di Giorgia Meloni scende in campo con un nuovo aiuto: il Reddito di giovinezza. In questo articolo vi spieghiamo come funzionerà questo nuovo sussidio e a chi spetta.
Rate dei mutui sempre più alte, bollette alle stelle e prezzi di beni alimentari a livelli folli. Il Governo Meloni non resta a guardare e scende in campo per aiutare le famiglie più bisognose. Tra le misure più rilevanti dell’ultimo periodo spicca l’aumento del taglio del cuneo fiscale che è stato portato dal 3% al 7% per i redditi fino a 25.000 euro l’anno e dal 2% al 6% per i redditi fino a 35.000 euro l’anno.
A questo primo passo seguirà la riduzione della pressione fiscale attraverso l’abbassamento delle percentuali Irpef. Ma non solo. L’Esecutivo in questi mesi ha finanziato parecchi bonus destinati prevalentemente alle fasce reddituali più basse: il bonus asilo nido, il bonus trasporti, il bonus luce e gas, la carta acquisti. E ora a questi sussidi se ne aggiunge un altro: il Reddito di giovinezza.
Obiettivo dell’attuale Governo è non solo aiutare le fasce reddituali più deboli ma anche sostenere le famiglie numerose e incentivare le nascite. Per questo, nel tentativo di contrastare la denatalità che ha colpito duro l’Italia, l’Esecutivo sta mettendo in campo diversi strumenti. Il Reddito di giovinezza è tra questi.
Il Reddito di giovinezza – se verrà approvato, per ora è ancora in fase di discussione- consisterà in un bonus di 250 euro al mese per un anno che ogni nucleo familiare riceverà per ogni figlio di età compresa tra i 7 e i 25 anni. Quest’agevolazione aiuterà le famiglie a coprire almeno parte delle spese sostenute per l’istruzione scolastica o universitaria dei figli a carico. Da precisare che il Reddito di giovinezza non andrà assolutamente a sostituire l’assegno unico ma si sommerà ad esso che, quindi, diventerà molto più ricco. Unico requisito per ottenere il beneficio è avere un reddito annuale non superiore a 90.000 euro.
Per i figli più piccoli, invece, il Governo Meloni sta valutando di introdurre il Reddito di infanzia: un contributo di 400 euro al mese per ogni figlio di età compresa tra 0 e 6 anni. Anche in questo caso l’aiuto spetterà solo alle famiglie con un reddito annuo fino a 90.000 euro. E anche in questo caso, il sussidio- anch’esso ancora in fase di approvazione- andrà ad aggiungersi all’assegno unico.
Le agevolazioni per le famiglie non sono ancora finite. Sembrerebbe ormai certa la proroga della detassazione dei fringe benefit fino a 3000 euro per i lavoratori dipendenti con figli minori a carico. Inoltre, con la nuova riforma fiscale, l’Esecutivo prevede di introdurre agevolazioni per le aziende che assumeranno donne che hanno almeno tre figli.