Volete sapere come fa Kate Middleton a educare alla perfezione George, Charlotte e Louis? Il segreto è tutto in un divano e in un sorriso.
Per quanto sia una vita agiata, non è sempre semplice essere dei royals, soprattutto quando si è fin troppo piccoli per comprendere e accettare le rigide regole che il protocollo di Palazzo impone di rispettare pedissequamente. Insomma, non è possibile nemmeno andare in bagno, anche se la cerimonia a cui si assiste dura ore e ore e la noia, dopo un po’, è normale che sopraggiunga. Ecco perché le foto del principino Louis al Giubileo della sua bisnonna, con tanto di marameo a Kate, hanno fatto il giro del mondo.
Hanno restituito, infatti, un’idea di normalità e di vita, capace di andare oltre le semplici regole imposte dalla Corona. In quella circostanza, però, Kate Middleton non ha mai perso il sorriso o si è spazientita. Anzi, ha mantenuto la sua naturale calma, comprendendo le rimostranze di un bambino di soli 4 anni.
Insomma, la principessa del Galles ci tiene particolarmente all’educazione dei suoi bambini, promuovendo comportamenti sani e positivi che generino solo bei ricordi e lezioni da portare con sé anche in circostanze complicate. Ecco perché, tra le altre cose, Kate Middleton si è fatta promotrice di tantissimi progetti relativi alla salute mentale nella prima infanzia, un periodo per nulla semplice e che può portare stress e nervosismo sia ai genitori che ai figli.
Positive Pareting, il metodo educativo scelto da Kate Middleton
Con Positive Pareting, ovvero genitorialità positiva, si intende un approccio volto a promuovere le relazioni positive tra genitori e bambini. Ovviamente, le regole da rispettare e i limiti da non superare ci sono, allora i bambini non potrebbero gestire al meglio le diverse situazioni della vita, queste però non sono pensate per opprimere, ma sono piuttosto uno strumento sano per incanalare la loro personalità e farla crescere rigogliosa.
Ma in cosa consiste esattamente? Nel caso di Kate Middleton, la principessa adotta con George, Charlotte e Louis la tecnica del “divano” e del “time in”, fondamentali per ridurre tensioni, urla ed emozioni contrastanti. Se uno dei bambini fa i capricci, infatti, invece di spedirlo in camera sua isolandolo dal resto del mondo con un’azione prettamente punitiva, Kate lo fa sedere sul divano insieme a lei.
In questo modo, quando si sarà calmato, sarà più semplice parlare col bambino del suo comportamento, gestendo così meglio anche la frustrazione del piccolo che sta facendo i capricci. Trovati i punti critici, si concordano dei piani per andare avanti e crescere insieme, senza intaccare o mettere in dubbio l’autostima e la personalità dei bambini.