Le persone dotate di intelligenza emotiva si riconoscono per almeno tre “segni particolari”. Vediamoli uno per uno.
C’è intelligenza e intelligenza. Quella emotiva ci aiuta a migliorare la qualità delle nostre relazioni interpersonali, e dunque della nostra vita. In poche parole, si tratta della capacità di comprendere e controllare le proprie emozioni e di capire quelle degli altri, senza lasciarsi prendere dallo stress e dall’insofferenza, e mantenendo sempre un buon equilibrio mentale.
Le persone emotivamente intelligenti riescono anche a gestire meglio situazioni difficili e a rispondere in modo adeguato ai diversi contesti sociali che si trovano a dover affrontare. Ecco perché di solito hanno maggiori probabilità di successo nella vita, inteso come realizzazione sia personale sia professionale.
Gli ingredienti dell’intelligenza emotiva
L’intelligenza emotiva è stata sviscerata a fondo da Daniel Goleman, noto psicologo, scrittore e giornalista statunitense. I suoi ingredienti principali sono la consapevolezza di sé (cioè la capacità di comprendere la nostra essenza più profonda e l’impatto che essa ha sui nostri comportamenti e sulle nostre relazioni), la regolazione emotiva (cioè la capacità di gestire le proprie emozioni evitando comportamenti impulsivi o distruttivi), la motivazione (cioè la capacità di trovare una fonte di ispirazione nel perseguire obiettivi a lungo termine, superando ogni ostacolo), l’empatia (capacità di “sentire” quello che provano gli altri), e infine una buona capacità di comunicazione, mediazione e collaborazione con gli altri per raggiungere scopi condivisi.
Come accennato, sono 3 i segnali ai quali prestare attenzione per capire se una persona (a partire da noi stessi) è dotata di intelligenza emotiva: fa tesoro dei feedback negativi, per quanto spiacevoli, e trasformarli in qualcosa di costruttivo; è gentile con gli altri, con i gesti e con le parole, e sa come dare conforto a chi la circonda; ammette i suoi errori e le sue debolezze (cosa che le persone negative non fanno mai).
Se ancora non vi riconoscete pienamente nel profilo appena tracciato, non preoccupatevi: potete sempre lavorarci su. Sviluppare la propria intelligenza emotiva è possibile: basta cimentarsi in attività che aiutino a comprendere e regolare le emozioni, come la meditazione, lo yoga e la pratica della consapevolezza. E contemporaneamente costruire una solida rete di supporto sociale che aiuti a non perdere mai di vista il confronto con l’altro.