Con la Direttiva Case Green la situazione dei mutui in Italia subirà un profondo scossone, qualcosa a cui molti non sono pronti e che non porterà nessuna ventata positiva in termini economici.
La Direttiva Case Green andrà a modificare in modo notevole la situazione mutui in Italia e quindi ci saranno profonde ripercussioni per chi ha un finanziamento già in atto ma anche per coloro che volevano comprare casa.
Con questa novità infatti quello che cambierà immediatamente sarà proprio la valutazione degli immobili e di conseguenza le garanzie che possono esserci sui tassi e sulle proposte a livello bancario.
Mutui, cambia tutto con la Direttiva Case Green
Con la Direttiva Case Green a livello europeo cambia tutto anche in Italia non solo per la sua relativa applicazione ma anche per le ripercussioni dirette che porterà sui mutui e quindi sulle abitazioni in vendita. Con questo nuovo sistema l’obiettivo generale è migliorare la classe energetica degli edifici, abbattendo gli sprechi e anche i costi. Il problema sorge perché in Italia moltissimi edifici non rispettano una classe energetica elevata e quindi, come fatto notare da Giovanni Sabatini dell’Associazione Banche Italiane in sede parlamentare, andrebbero ristrutturati il 60% degli edifici.
Arrivare alle emissioni zero entro il 2050 è una sfida ardua, ovviamente si parte da un livello intermedio, raggiungere la classe F entro il 2030 e quella E entro il 2033 ma comunque la situazione è complicata per l’Italia e per le strutture. Il problema, a livello dei mutui, sorge perché in questo modo si va a ridurre il valore di mercato degli edifici e questo vuol dire riqualificare completamente il patrimonio edilizio.
Per essere in linea con la direttiva molte abitazioni ora non sono fruibili, non potranno accedere a mutui e finanziamenti e diventerà tutto difficile, anche per chi vuole ipotecare le case in possesso perché il loro valore di fatto si abbasserà. Una reazione a catena che non porta a niente di buono e che sarà negativa in tempi brevi, non sarà necessario arrivare al 2030 per notare l’impatto di tutto questo sui mutui.
Cosa faranno le banche
Le banche saranno costretti a sospendere le erogazioni perché non potranno coprire tutti i lavori da fare per tutte le case in questione e con i valori in picchiata sarà difficile anche fare degli investimenti. Dovrà necessariamente intervenire lo Stato per trovare un punto di salvezza prima che la situazione collassi all’improvviso. Le Banche intanto hanno presentato delle proposte per modificare almeno a livello nazionale l’attuazione del documento con delle eccezioni che rendano economicamente sostenibile la transizione per i privati.
Al momento non è stato trovato un punto di incontro ma se così non dovesse essere la questione mutui potrebbe creare una spaccatura tra le più pesanti mai avute in Italia.