Film tratto da fatti realmente accaduti, che scossero l’opinione pubblica internazionale. Ma cosa c’è dietro la pellicola con Tom Hanks?
“Captain Phillips – Attacco in mare aperto” è un film di circa dieci anni fa. A interpretarlo, uno degli attori più apprezzati sulla scena mondiale, Tom Hanks. Molti non sanno, però, che quella pellicola, che ebbe un ottimo successo di critica, è tratta da una incredibile storia vera, realmente accaduta. Ecco i fatti.
Tom Hanks ha bisogno di ben poche presentazioni. 66enne, uno dei più grandi attori al mondo. E’ il solo nella storia (insieme a Spencer Tracy) ad aver vinto due Oscar al miglior attore consecutivamente: nel 1994 per “Philadelphia” e nel 1995 per “Forrest Gump”. Oltre a queste due straordinarie pellicole, lo ricordiamo in altri film molto intensi e di successo: “Apollo 13” (1995), “Salvate il soldato Ryan” (1998), “Il miglio verde” (1999), “Cast away” (2000), “Era mio padre” (2002), “Prova a prendermi” (2002), “The terminal” (2004), “The Post” (2017) e il recentissimo “Elvis”. Interpreta, peraltro, il professor Robert Langdon nella saga tratta dai i libri di Dan Brown e che inizia con “Il codice Da Vinci”.
Anche il regista del film Paul Greengrass ha una ottima carriera alle spalle: “Bloody Sunday” (2002) e diversi capitoli della saga che ha per protagonista Jason Bourne, interpretato da Matt Damon. Insomma, le premesse per un gran film c’erano già tutte. E, infatti, la pellicola ottenne ben sei candidature ai Premi Oscar. Se poi aggiungiamo che la narrazione è tratta da un incredibile storia vera…
La storia di Captain Phillips
Il film, infatti, è un adattamento cinematografico del libro conosciuto in Italia con il titolo “Il dovere di un capitano” autobiografia Richard Phillips. La vera storia del dirottamento della nave mercantile statunitense Maersk Alabama, avvenuto nell’aprile 2009 per mano di quattro pirati somali, guidati da Abduwali Muse, e la cattura in ostaggio del comandante Richard Phillips. Un evento di portata storica, dato che si trattò del primo dirottamento di una nave da carico statunitense in 200 anni di storia navale.
Una vicenda che, nel momento in cui il film esce nelle sale è una ferita aperta, nonché un tema di grande attualità. A partire da quegli anni, infatti, si riaccenderà il dibattito sulla pirateria in mare. Soprattutto al largo delle coste somale e del Corno d’Africa. Un fenomeno durato fino al 2017, circa.
Ovviamente, stiamo parlando di un film, romanzato per antonomasia. Infatti, nella realtà dei fatti, il capitano Phillips non sarebbe stato l’eroe senza macchia dipinto nel film (e, ancor prima, nel libro). A sostenerlo, in diverse interviste pubblicate successivamente all’uscita del film, diversi membri dell’equipaggio, che resteranno comunque anonimi. Secondo loro (e anche secondo un processo imbastito negli States) il comandante non avrebbe tutelato l’incolumità dell’equipaggio, ignorando anche ripetuti avvertimenti ricevuti, circa l’eccessiva vicinanza alle coste somale.
Tuttavia, il capitano non andrà mai a processo, né vi sarà mai una sentenza in grado di chiarire l’esatta dinamica dei fatti. Dobbiamo accontentarci del film di Paul Greengrass con Tom Hanks. Che, comunque, è un gran bel film!