Lavoratori dipendenti e autonomi sanno che queste sono le giornate dedicate alla ricezione della Certificazione Unica. Ebbene ci sono aggiornamenti in tal senso: quello che in passato si chiamava Cud è disponibile anche online, ecco dove trovarlo e come ottenerlo
Con il termine Cu si fa riferimento alla Certificazione Unica, un documento molto importante per i lavoratori italiani poiché fornisce un riepilogo dei redditi, e delle ritenute fiscali, percepiti nel corso dell’anno precedente a quello della sua ricezione. In passato il suo nome era Cud e non riguarda soltanto i lavoratori dipendenti ed assimilati ma anche i redditi del lavoro autonomo, le provvigioni e le entrate relative a contratti di locazione di breve durate.
Emetterlo, mettendolo a disposizione del lavoratore, è un obbligo di legge e tale obbligo riguarda anche gli enti previdenziali, come definito nelle norme inserite nella legge di Stabilità del 2013. Il documento deve infatti essere disponibile anche online, scaricabile in via telematica con differenti modalità. Oltre ad essere rintracciabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, anche sostituti d’imposta quali l’Inps, il Noipa e l’Inail devono emettere Certificazione Unica ad esempio per chi percepisce una pensione e per i dipendenti statali. La data a partire dalla quale viene reso disponibile è il 16 marzo 2023 ed è importante visionarlo il prima possibile per avere un quadro chiaro, in vista della dichiarazione dei redditi, di quanto percepito nel corso del 2022. Ecco dunque dove trovarla.
Se il sostituto d’imposta è l’Inps tutti coloro che hanno ricevuto una prestazione ad essa riferita dovranno scaricare la CU 2023 sul sito ufficiale dell’Istituto. Anzitutto vi sono i pensionati ma anche chi ha redditi da lavoro o equiparati come ad esempio chi ha beneficiato, da disoccupato, un’indennità come la Dis-Coll o la Naspi e chi ha ricevuto la cassa integrazione pagata direttamente dall’Inps. La Certificazione Unica è disponibile, una volta autenticati, nell’apposita sezione o nell’area relativa al Cedolino della pensione.
Per infortunati, affetti da malattia professionale, lavoratori del settore della navigazione ed ex dipendenti Inail e superstiti oltre che per titolari di pensione a carico dei ‘fondi interni di previdenza’ si fa invece riferimento all’Inail. Infine, per quanto riguarda i redditi percepiti nel 2022 dagli statali, il sito di riferimento è quello del Noipa, raggiungendo la sezione Documenti personali.
Negli altri casi è il datore di lavoro a consegnare la CU 2023 trasmettendola obbligatoriamente all’Agenzia delle Entrate in via telematica entro il 16 marzo. Questa regola vale nel caso in cui gli enti sopra indicati non abbiano agito come sostituti d’imposta: in quel caso saranno loro a dover inviare all’Agenzia delle Entrate il documento.
Che ogni utente potrà poi scaricare dalla propria pagina personale, scegliendo l’opzione Consultazioni, Cassetto Fiscale e Cassetto Fiscale Personale. Qualora le certificazioni uniche contengano solo redditi esenti o che non devono essere dichiarati sulla precompilata della dichiarazione dei redditi, la scadenza per la presentazione della CU 2023 è fissata per il 31 ottobre.