La conferma arriva dalla scienza: i tuoi gusti in fatto di vino dicono qualcosa di interessante sulla tua personalità
Quando si sceglie il vino, si cerca sempre di farlo in base al piatto che questo andrà ad accompagnare. Molti di noi, pur non essendo sommelier, riescono a compiere delle scelte oculate: non abbineresti mai un rosso ad un piatto di pesce, vero?
Allo stesso modo, ci sono dei vini che si abbinano alla nostra personalità. La conferma arriva da uno studio condotto dalle Università di Verona e Macerata, pubblicato sulla rivista Food Quality and Preference (2023, vol. 105).
La psicologia ha sempre cercato dei nessi tra le nostre preferenze e la nostra personalità: ciò che amiamo può dirci qualcosa su chi siamo, e viceversa. Così le persone che amano i gatti saranno diverse da quelle che amano i cani, le persone mattutine saranno diverse da chi si attiva di notte, eccetera.
Ebbene, pare che anche i nostri gusti in fatto di vino rivelino qualcosa sulla nostra personalità. I ricercatori hanno selezionato 1.200 persone di età compresa tra i 18 e i 72 anni, e li hanno sottoposti ad un test psicometrico molto celebre, il Big Five – utilizzato anche da molte aziende in sede di colloquio – che studia i 5 tratti fondamentali della personalità: amicalità, coscienziosità, estroversione, nevroticismo (stabilità/instabilità emotiva), apertura mentale (apertura all’esperienza).
Com’è ovvio, ogni persona si posiziona su un continuum: non esiste la persona perfettamente estroversa o perfettamente introversa, ma esistono persone con alti livelli di estroversione o di introversione.
Ai partecipanti al test è stato poi chiesto di esprimere le proprie preferenze in fatto di vino, e i ricercatori hanno trovato delle associazioni interessanti tra i gruppi che esibivano un certo tratto della personalità e i loro vini prediletti.
Lo studio ha rivelato che le persone con un elevato livello di amicalità, cioè le persone altruiste ed empatiche, prediligono i vini alcolici, con bouquet complessi e a ridotta acidità. Le persone estroverse, invece, preferiscono vini ad elevata tannicità ed acidità: vogliono sentire l’astringenza in bocca, il gusto persistente tipico dei vini rossi ricchi di tannini.
Anche le persone emotivamente stabili apprezzano vini dai bouquet complessi, molto alcolici, corposi e tannici, come il Syrah o il Cabernet Sauvignon, mentre le persone con un umore più volubile hanno preferito vini con un corpo meno importante e meno tannici, ma più sapidi.
Chi ha una grande apertura mentale sceglie vini tannici e persistenti, mentre chi è più tradizionalista ed abitudinario preferisce vini sapidi e poco tannici.
Solo il tratto della coscienziosità – l’essere ordinato, affidabile, puntuale e preciso – pare non essere associato ad alcuna preferenza in particolare.
La cosa sorprendente dello studio è che le associazioni tra personalità e vino sono stabili lungo tutte le fasce d’età e a prescindere dal genere di appartenenza.
D’ora in poi non avrete più problemi a scegliere con quale vino presentarvi a cena dai vostri amici! Scegliere in base alla loro personalità e non ai piatti proposti può essere un’idea rivoluzionaria.