Secondo la teoria evolutiva dell’attrattiva, le persone più belle esteticamente sarebbero più narcisiste per un preciso meccanismo mentale.
Per lungo tempo, la bellezza è stata associata ad una maggiore predisposizione a sentimenti positivi: altruismo, disponibilità verso gli altri, generosità, ecc. Non a caso, fin da piccoli, abbiamo ricevuto parecchi esempi in tal senso. Ci riferiamo alle classiche fiabe con cui siamo cresciuti e nelle quali, quasi sempre, la protagonista era bella e dotata di un animo nobile e sensibile a differenza dei suoi nemici, che spesso e volentieri erano ‘i cattivi’ della storia.
Questa teoria si basava sul concetto che ciò che è bello è anche buono: le persone avvenenti trasmetterebbero sensazioni positive agli altri e tale percezione le indurrebbe a comportarsi secondo ciò che gli altri si aspettano da loro. Alcuni recenti studi ad opera di Teng et al. e pubblicati su Evolution and Human Behavior, però, hanno messo in discussione il binomio bellezza/altruismo: dalle indagini condotte è emerso che chi è bello avrebbe dentro di sé una componente di narcisismo piuttosto preponderante.
Nel dettaglio, si tratta di cinque ricerche effettuate su un campione di 1303 individui tra cui 4/5 erano lavoratori americani Amazon Mechanical Turk (MTurk) e per il resto studenti universitari cinesi.
- Gli studi 1, 3 e 4 hanno analizzato “l’intenzione comportamentale interessata”
- gli studi 2 e 5 hanno esaminato “il comportamento interessato”.
Le persone belle sono anche narcisiste? I punti chiave della ricerca
Vediamo adesso perché, secondo l’indagine di Teng et al., ci sarebbe una stretta correlazione tra l’estetica e la tendenza a privilegiare i propri interessi rispetto a quelli altrui. Ecco a quali risultati hanno portato le tappe della ricerca.
- Lo studio 1 ha evidenziato che la maggiore avvenenza portava le persone a comportarsi egoisticamente
- lo studio 2, svolto sugli studenti universitari cinesi, ha rivelato che “coloro che si percepivano come più attraenti si sono assegnati più risorse”
- lo studio 3 (riassunto dei due precedenti) ha dimostrato che “l’aumento del diritto psicologico potrebbe far sì che i partecipanti con una bassa attrattiva auto-percepita mostrino una maggiore intenzione comportamentale egoista”.
- Negli studi 4 e 5 i ricercatori hanno manipolato l’attrattiva che ogni partecipante percepiva di sé stesso utilizzando il paragone con altri individui poco attraenti, sia in pubblico che in privato. È emerso che nel contesto pubblico la bellezza non spingeva più i partecipanti a comportarsi egoisticamente, molto probabilmente perché intenzionati a fare ‘bella figura’. Questa strategia è, in base a studi pregressi, tipica di chi è disonesto o narcisista .
Volendo riassumere quanto detto sinora, la consapevolezza di possedere qualità estetiche capaci di attrarre gli altri porterebbe le persone a sentirsi autorizzate a condotte egoistiche, in virtù di una sorta di diritto psicologico. Esse sono convinte di meritare un trattamento preferenziale da parte degli altri, cioè di avere un maggiore potere contrattuale. Ciò vale ovviamente nei settori più disparati, dalla scuola al lavoro, alle relazioni interpersonali.