Al loro arrivo gli agenti si sono trovati davanti una scena drammatica: una donna è stata riempita di botte dal compagno davanti agli occhi della figlia. Le conseguenze sono molto serie
Un gesto di violenza inaudita avvenuto all’interno di un appartamento e davanti agli occhi di una bimba. È drammatico quanto accaduto nelle scorse ore a Messina. Un uomo ha di fatto imprigionato la sua compagna di dieci anni più giovane in casa prima di avventarsi su di lei, violentarla e menarla. La ricostruzione dei fatti è stata effettuata dalle forze dell’ordine, che entrate in casa si sono trovate dinnanzi ad una situazione drammatica.
L’uomo avrebbe agito spinto dalla gelosia dando sfogo a tutta la sua violenza, strappando i vestiti di dosso alla giovane fidanzata per poi picchiarla. La donna ha riportato un occhio nero e diversi lividi sul braccio, oltre ad una serie di ecchimosi in varie parti del corpo.
Orrore in una casa: le strappa i vestiti e picchia la compagna davanti alla figlia
Prima di farlo avrebbe chiuso la porta per poi sottrarre alla ragazza lo smartphone così da impedirle di chiedere aiuto. Per la 20enne ha avuto inizio un incubo durato diversi minuti, il tutto con la figlioletta che si trovava in casa e che, sconvolta, ha assistito alla scena. Solo il provvidenziale intervento di una vicina di casa che, richiamata dalle urla e resasi conto della situazione, ha chiamato subito le forze dell’ordine ed ha così evitato un epilogo ancora più drammatico. I carabinieri hanno capito subito che in quella casa era avvenuta una colluttazione dal momento che si sono trovati davanti ad una serie di danni materiali, da mobili a suppellettili distrutti, e hanno visto che gli abiti della vittima erano le erano stati strappati di dosso dal 30enne. A quel punto è scattato l’arresto nei confronti dell’aggressore, accusato anche di violenza sessuale.
Le immediate conseguenze per l’aggressore
Sono stati immediatamente avviati una serie di accertamenti che hanno permesso di ricostruire il drammatico quadro della situazione. A quanto pare la condotta violenta, sia psicologica e fisica, dell’uomo proseguiva già da diverso tempo; vere e proprie vessazioni alternate a violenze del 30enne nei confronti della compagna, incurante del fatto che la figlia della donna potesse assistervi.
Gli agenti ritengono che la ‘motivazione’ sia da ricercarsi nella crescente e morbosa gelosia dell’uomo. Tanto che avrebbe addirittura a più riprese imprigionato la donna in casa impedendole di uscire e chiedere aiuto. L’arresto è avvenuto in flagranza di reato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Il 30enne, denunciato anche per i reati di lesioni e violenza sessuale, è stato portato in carcere su disposizione dell’autorità giudiziaria. Sono infine stati attivati gli strumenti di tutela della vittima e della minorenne coinvolte.