Una studentessa universitaria ha rinvenuto nel piatto servito alla mensa vermi nel risotto, così ha scelto di raccontare tutto e di smascherare il prestigioso istituto.
Un pranzo purtroppo indimenticabile. Non solo per lei, ma anche per l’università. Già perché quello successo alla studentessa alla mensa dell’ateneo – ha trovato dei vermi nel risotto – non passerà inosservato. La giovane donna ha scelto di denunciare l’accaduto infatti non solo all’Università stessa, ma anche ai carabinieri. Le forze dell’ordine sono intervenute immediatamente con degli accertamenti tramite i Nas, i Nuclei Antisofisticazione e Sanità. Il Rettore dell’Ateneo ha parlato subito di “singolo caso” provando ad arginare lo scandalo.
Dopotutto non solo si tratta di uno degli istituti più importanti d’Italia ma anche di un episodio molto gravoso dal punto di vista igienico sanitario che apre uno spaccato sulle condizioni in cui vengono serviti i pasti agli studenti.
Vermi nel risotto dell’Università italiana
La lista universitaria Studenti in Movimento ha scelto di raccontare attraverso i social quanto accaduto, mettendo in luce non solo il piatto stesso con tanto di foto ma anche la pericolosità di un simile evento. La segnalazione è arrivata dai ragazzi delle Case dello Studente che nel mangiare un piatto di risotto al nero di seppia hanno trovato una sorpresa non gradita, vermi che ricoprivano il cibo.
Un quantitativo nemmeno poi così ridotto e soprattutto qualcosa che lascia presagire il peggio sulle condizioni interne in cui vengono lavorati e conservati gli alimenti. Ovviamente nel post invitano a fare attenzione perché le ripercussioni per la salute potrebbero essere importanti.
Per l’Università di Trieste dove sono accaduti i fatti sicuramente questa non è una bella posizione, il rettore dell’ateneo Roberto Di Lenarda è stato subito informato e ha definito molto grave quanto accaduto. La ragazza aveva ordinato il piatto alla mensa e poi si era recata nell’alloggio per la cena, fino a rendersi conto di cosa c’era veramente nel piatto.
Attivato il controllo sulla filiera di lavorazione
Il servizio mensa che opera all’interno dell’Università fa capo all’Ardis, l’Agenzia regionale per il diritto allo studio del Friuli Venezia Giulia ed è appaltato ad una società esterna. Il direttore dell’Ardis ha preso contatti con la Sodexo, l’azienda che gestisce i pasti, avviando la catena di verifiche del caso. Secondo Di Lenarda le lamentele sul cibo sono molto basse e questo spiegherebbe un episodio isolato. Ogni dettaglio però può essere molto pericoloso per la salute, quindi bisogna fare sempre attenzione.
Resta sicuramente sorprendente non notare dei vermi in un risotto mentre lo si serve a degli studenti e questo mette in luce non solo la catena di produzione ma anche di distribuzione. Dopotutto nel piatto gli ospiti non erano pochi e soprattutto erano ben visibili, quindi le verifiche sicuramente non dovrebbero riguardare solo “il sugo” come è stato richiesto dalla ditta, pensando ad una partita andata a male, ma tutta la catena.